SUPERCAZZOLE N° 9

Articolo di Renato (per informazioni sull’autore, clicca qui).

Con questo articolo continuo a proporti alcune informazioni ed alcuni spunti di riflessione sulle cure palliative. Potrai rileggere i precedenti 8 articoli cliccando sui seguenti numeri: 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 78 (in particolare ti consiglio di considerare le iniziali premesse che ho espresso nell’articolo n° 1).

Ovviamente, come al solito, per accompagnare la lettura di questo articolo ti suggerisco di ascoltare un po’ di buona musica, come sottofondo.

Oggi ti propongo un brano del gruppo milanese LE VIBRAZIONI (se vuoi qualche informazione su di loro, clicca qui), intitolato “Vieni da me”

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Come ho ripetutamente scritto nei precedenti articoli dedicati alle cure palliative, la cosa che più detesto quando mi capita di ascoltare alcune “narrazioni” riguardo le stesse cure palliative è l’imbarazzante abbondanza di “SUPERCAZZOLE”, ovvero un miscuglio di “belle parole” e di sdolcinato pietismo che, nelle migliori delle ipotesi, nasconde una sostanziale ignoranza sul tema o, peggio ancora, una visione del tutto spregiudicata di ciò che si correla a situazioni tragiche alle quali, innegabilmente, nessuno avrebbe voglia di pensare.

Fortunatamente non è sempre così. Conosco, anche, tante persone (proprio per il lavoro che svolgo di medico palliativista) che nutrono, invece, un sincero interesse ed una spontanea attitudine ad occuparsi seriamente di questa realtà. Da parte mia, voglio sperare che una sana consapevolezza sul reale significato delle cure palliative sia adeguatamente posseduta, soprattutto, dalla maggior parte degli operatori sanitari e da tanti amministratori del servizio sanitario. Voglio sperare che anche buona parte della classe politica consideri, concretamente, tutto il valore delle stesse cure palliative.

Per tale motivo, non mi permetto di pensare che ci possa essere chi ritiene che occuparsi di chi soffre nelle fasi terminali di certe gravissime malattie, rappresenti solo un inutile “costo” per lo stesso servizio sanitario e motivo di fastidioso “ingombro” per i letti dei reparti ospedalieri, con la conseguenziale esigenza di dover trovare i luoghi dove, semplicemente, “parcheggiare” queste persone considerandole, ormai, prive di alcun valore sociale.

NON OSO CREDERE nulla di tutto ciò e quindi, in questo articolo, mi limito solo ad offrire uno strumento informativo per chi nutre solo qualche limitata “incertezza” nel considerare la vera natura delle cure palliative.

Non volendo essere io stesso artefice di “supercazzolismo”, ho cercato di andare subito al sodo, elaborando una nota informativa che descrive, in modo chiaro ed essenziale, cosa si deve intendere per cure palliative. È, quindi, estremamente probabile che le stesse informazioni riportate in tale documento risultino del tutto superflue per tanti operatori sanitari o amministratori di aziende sanitarie che già sono in possesso di ogni necessaria nozione sull’argomento.

Spero, comunque, che il breve documento che potrai scaricare e, se vorrai, anche stampare possa risultare un utile supporto divulgativo.

Per leggere la “NOTA INFORMATIVA SULLE CURE PALLIATIVE”, clicca qui.

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Ringraziandoti per l’attenzione che hai dedicato a questo articolo, ti chiedo, come al solito, di “passare voce” (se vorrai) ed informare altre persone dell’esistenza del blog “QUASIZEN” (puoi, ad esempio, utilizzare i “pulsanti” in cima ad ogni articolo per condividerlo anche nei social).

Se vorrai spiegare cosa vi si può trovare, potresti accennare a quanto ho scritto in un precedente articolo che potrai trovare cliccando qui. Ti ringrazio anche per questo.

In ogni caso, sarà sempre bene considerare che tutto ciò che si legge in questo blog non rappresenta, in alcun modo, alcuna Verità assoluta (per come ho già spiegato in un altro articolo che potrai rileggere, cliccando qui).

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Se, inoltre, volessi contattarmi lo potrai fare scrivendo a quasizen.mail@gmail.com

Accetterò ogni commento, giudizio o suggerimento (e, se non riesci proprio ad evitarlo, anche qualche insulto). Potresti anche inviare ogni tua riflessione che vorresti pubblicare su “QUASIZEN” (potrai chiedermi di farlo).

Ciao, alla prossima (non so quando).

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Per leggere una copia della licenza

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