Autore del post: Renato (per conoscermi meglio, clicca qui).
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Siamo nel mese di marzo 2024 e recentemente papa Francesco si è trovato al centro di una insensata polemica.
Riguardo la guerra tra Ucraina e Russia, Francesco ha esortato la stessa Ucraina ad un gesto concreto…
ALZARE LA BANDIERA BIANCA
E così, subito, ci siamo divisi tra quelli che stanno “dalla parte” del papa e quelli che stanno “dalla parte opposta”.
Subito, tanti (io per primo) hanno pensato che il papa ha invitato l’Ucraina ad arrendersi. Ma…
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… poi mi sono fermato a riflettere.
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Prima di farti leggere cosa ho pensato, ti invito a farlo con un sottofondo musicale. Il brano che ti propongo di ascoltare s’intitola “Give Peace a Chance” che è la famosa canzone contro la guerra scritta da John Lennon (originariamente attribuita a Lennon-McCartney ) e registrata con la partecipazione di un piccolo gruppo di amici in un’esibizione con Yoko Ono in una stanza d’albergo a Montreal in Canada (se vuoi qualche altra informazione su Lennon, clicca qui).
Pubblicato come singolo nel luglio 1969 dalla Plastic Ono Band su Apple Records , è il primo singolo solista pubblicato da Lennon, pubblicato mentre era ancora membro dei Beatles e divenne un inno del movimento pacifista americano durante gli anni ’70.
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Riprendo a proporti cosa penso delle parole di papa Francesco.
Mi sono chiesto se egli abbia, davvero, pensato alla resa dell’Ucraina.
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Forse, Francesco non ha fatto altro che ispirarsi (ovviamente) a quella grande Verità che ci ha insegnato Gesù.
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Se qualcuno ci schiaffeggia, possiamo porgere l’altra guancia.
E questo principio non significa essere perdenti, non significa negare che nell’uomo c’è e ci sarà sempre il seme della violenza che può essere, anche, un legittimo strumento per difendere alcuni valori.
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Anche Gesù si adirò violentemente contro i mercanti nel tempio.
Ogni essere umano è capace di usare la violenza, è nella sua natura, ma può anche decidere di porgere l’altra guancia senza rinunciare ad una vera Vittoria.
E l’unico modo per ottenere la Vittoria è SMETTERE di fare la guerra.
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Non esiste Vittoria senza cercare la Pace!
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Gesù non ha mai detto che porgere l’altra guancia significhi “calar le braghe” (anche perché ai suoi tempi non si usavano le braghe).
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Un altro grande maestro ci ha insegnato che la violenza non è l’unica arma che possiede l’uomo.
E Gandhi non si arrese MAI!
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Finché continueremo a scrivere i libri di storia con le vittorie dei forti e non con la sofferenza dei deboli, finché la nostra civiltà sarà basata sulla gloria dei condottieri e sull’orgoglio per le loro vittorie, non sarà mai credibile nessuna pace.
Finché rifiutiamo la guerra solo quando temiamo per noi e la accettiamo se la subisce l’altro, ogni pace sarà solo temporanea.
Si deve essere disposti a porgere l’altra guancia per aver pieno diritto a non essere schiaffeggiati.
La violenza NON È sinonimo di forza e finché non lo capiremo, anche quando ci incazziamo col nostro vicino di casa, non avremo diritto di piagnucolare solo per goderci lo “spettacolo” della guerra che ci vendono i giornalisti.
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La pace non può essere una resa. La vera pace è ferma volontà di non perdere.
Anche nelle arti marziali orientali valgono alcune regole, ed una di queste dice…
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“Non pensare a vincere, pensa piuttosto a non perdere”
勝つ考は持つな負けぬ考は必要
Katsu kangae wa motsuna; makenu kangae wa hitsuyo.
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Cedere alle lusinghe della violenza è il modo migliore per perdere tante battaglie.
Rinunciare alla pace significa andare contro i propri interessi.
Il Dalai Lama disse…
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“non lasciare che il comportamento degli altri distrugga la tua pace interiore”
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La vera pace non può essere una resa e, probabilmente, papa Francesco ha semplicemente scelto a chi rivolgersi, tra due contendenti, individuando chi potrebbe essere più intelligente per fare la scelta migliore.
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Non si può essere ingenui in questo mondo…
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la guerra conviene a tanti, ma la pace conviene a TUTTI.
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Se quello che hai trovato in questo post ti potrà essere utile, spero che ciò possa indurti a tornare a leggere i prossimi articoli del blog ‘‘QUASIZEN” che troverai digitando il suo indirizzo: http://www.quasizen.it/
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In ogni caso, voglio sempre ricordarti che tutte le cose che hai appena letto sono per lo più delle mie idee o, comunque, basate anche su preferenze, esperienze ed intuizioni personali.
Ti invito, quindi, a considerare sempre che tutto ciò che si legge in questo blog non rappresenta, in alcun modo, alcuna Verità valida per tutti (per come ho già spiegato in un altro articolo che potrai rileggere, cliccando qui).
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Se tu volessi contattarmi lo potrai fare scrivendo a quasizen.mail@gmail.com, oppure su Telegram: https://t.me/quasizen.
Accetterò ogni commento, giudizio o suggerimento (e, se non riesci proprio ad evitarlo, anche qualche insulto). Potresti anche inviare ogni tua riflessione che vorresti pubblicare su “QUASIZEN” (potrai chiedermi di farlo).
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Ciao, alla prossima (non so quando).
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