PRELIMINARI

Ciao, sono sempre Renato Di Gesù (quello di cui troverai una presentazione cliccando qui).

In questo articolo leggerai qualche informazione riguardante i “preliminari”.

Ovviamente (sempre per gli stessi motivi che ho spiegato in un altro articolo che potrai leggere, cliccando qui), anche questa volta inizio con una mia proposta musicale che, anche in relazione al tema dei “preliminari”, penso che sia abbastanza appropriata.

Ti invito, quindi, ad ascoltare un bel brano di Ligabue (clicca qui, per qualche informazione sull’artista) intitolato “Certe notti”

Tornando, ora, a voler parlare dei “preliminari” ti dico subito a cosa mi riferisco.
Ovviamente, come per ogni “preliminare” che si rispetti, non è il caso di farlo troppo breve perché, altrimenti, ti ritrovi a fare solo una “sveltina”.

Ciò di cui voglio parlarti è quali sono state le domande preliminari che mi sono posto prima di iniziare a creare questo blog.
Per prima cosa mi sono chiesto perché volevo farlo e poi mi sono chiesto, anche, a chi volevo rivolgermi.

Per quanto riguarda il perché, potrei dire che ho deciso di creare questo blog, sicuramente per un po’ di esibizionismo e narcisismo. Probabilmente, potrei anche dire che ciò che mi ha mosso è stato una sorta di “delirio di predicazione”. Sai, come capita sempre più spesso, soprattutto nel web oppure in TV, quando trovi gente che si crede di poter dispensare “perle di saggezza” alle masse dei propri discepoli?
Forse, il vero motivo che mi spinge a scrivere le mie “perle di saggezza” in questo stesso blog potrebbe essere, semplicemente, una mia paura di sentirmi inascoltato e quindi solo.

Oppure chissà quale altra mia “debolezza” può spingermi in questa attività che potrebbe, anche, essere del tutto inutile.

Insomma non sono del tutto sicuro di sapere perché ho deciso di creare un blog o, probabilmente, dovrei solo accontentarmi di ammettere che mi piace scrivere. Tutto qui!

Amo scrivere perché nella scrittura riesco a trovare un’altra modalità di comunicazione del mio pensiero, nella scrittura trovo una valvola di sfogo di tutte quelle idee che mi frullano nella mente, anche in modo tumultuoso e che sento il bisogno di mettere in ordine in forma scritta. La scrittura mi consente di riflettere sui miei stessi pensieri, di rivederli, di correggerli e, forse, mi consente anche di illudermi di risultare convincente e di avere ragione (sono un tantino presuntuoso). La stessa disinvoltura non riuscirei ad averla parlando e mi troverei costretto ad usare tutti i miei soliti “espedienti” compensativi. In fin dei conti la scrittura, per me, non è altro che un ulteriore espediente che uso per liberare dal recinto tutti quei cavalli indemoniati corrispondenti ai miei disordinati pensieri.

Ora, prima di continuare a leggere il resto dell’articolo (se hai ancora la forza di farlo) ti suggerisco di ascoltare un altro brano musicale (se hai già finito di ascoltare Ligabue).
Chi canta è Tina Turner, una magnifica artista scomparsa da non tanto (e sulla quale puoi trovare qualche informazione cliccando qui).

Il brano che ti propongo è la famosissima, bellissima e sensualissima canzone intitolata Proud Mary

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Ritorniamo, ora, a considerare le domande preliminari che mi sono posto prima di iniziare a creare questo blog.

Per quanto riguarda le persone alle quali rivolgo ciò che scrivo, immagino che saranno decisamente poche.
Sono del tutto convinto che, al massimo, il 10-15% delle persone che avranno “il culo” di imbattersi in questo blog, alla fine, saranno realmente interessate ai temi che troveranno in QUASIZEN.

Certamente quello che scrivo può risultare “inutile” o, al massimo, ovvio, troppo ovvio per destare un qualche interesse in tante persone.
Non mi illudo di essere particolarmente originale in ciò che scrivo e, tutto sommato, dico solo cose semplici.
Sono cose troppo “semplici” da capire ma, forse, anche troppo difficili da praticare.
A dir il vero, a me piace proprio “semplificare” le cose (ne ho bisogno soprattutto per me). Mi sento assolutamente in sintonia con quanto pare che abbia detto Confucio: “la vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata”.
Anche Leonardo da Vinci disse: “la semplicità è la massima raffinatezza” ed io sono assolutamente d’accordo con lui.

Il problema è che certe cose le consideriamo troppo “semplici”, troppo banali quando, in realtà, non siamo capaci di farne piena e profonda esperienza. Snobbiamo certe cose quando non abbiamo voglia di averci a che fare. Certi temi ci mettono anche a disagio, li etichettiamo come “strani”, troppo strampalati per rivolgere loro la nostra attenzione.

Chiedersi qual è il senso della propria vita, per esempio, è una domanda che tanti non hanno voglia di farsi, in questo periodo storico subissato da un’infinità di altre “distrazioni”.

Ma uno dei temi principali affrontati in questo blog sarà proprio questo: qual è il senso della vita? (ma non parlerò solo di questo)

Ecco perché sono convinto che ci saranno pochissime persone interessate a leggere tutti gli altri articoli che scriverò su QUASIZEN.

Oltretutto, per come ho già scritto in un precedente articolo (clicca qui se vuoi rileggerlo), tutto quello che troverai in questo sito NON È LA VERITÀ.

Concludo, finalmente, ringraziando i “superstiti” di questa estenuante lettura di oggi. Mi auguro che quei pochi interessati che torneranno a leggere i prossimi articoli, potrebbero (perché no) anche “passare voce”, informare qualche altro “sprovveduto” sull’esistenza di QUASIZEN.

Se qualcuno, inoltre, volesse contattarmi lo potrà fare scrivendo a quasizen.mail@gmail.com

Accetterò ogni vostro commento, giudizio o, anche, insulti. Si accettano anche quelli.

Ciao, alla prossima (non so quando).

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Per leggere una copia della licenza

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