TEMPO PERSO

Articolo di Renato Di Gesù (per informazioni sull’autore, clicca qui).

Come al solito in questo blog, può essere utile accompagnare la lettura di questo articolo con un sottofondo musicale.

Ti propongo di ascoltare il brano più famoso degli Eagles (se non conosci questo gruppo musicale, clicca qui) intitolato “Hotel California” in una loro stupenda esecuzione “acustica” (che è stata, anche, un tantino faticoso scovare su YouTube).

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Lo so…

… probabilmente con certe cose non si guadagna la pagnotta e non si risolvono tutti i problemi. Ed, infatti, mi tocca lavorare e vivo alcune delle comuni tristezze di ogni essere umano anche se, per fortuna, godo di qualche gioia, come chiunque altro.

Aggiungo che certe cose non c’entrano proprio nulla, neppure, con la religione o la “fede” e figuriamoci se posso considerarmi santo o “illuminato”.

A dire il vero, mi piacerebbe anche trovare un modo per farci qualche soldino con certe cose che penso, ma dovrei proprio cambiar mestiere (rischiando di non poter continuare a pagare il mutuo per la casa).

Il fatto è, semplicemente, che a me piace pensare che San Francesco valga tanto quanto Gesù.

Tu mi dirai…

“ed a me che me ne frega?”

Hai ragione, nessuno ti obbliga a considerare certe idee, cioè che San Francesco e Gesù sostanzialmente abbiano svolto lo stesso ruolo.

Per te può anche non significare nulla che quei due uomini abbiano impersonato un’unica realtà.

Ma il fatto è che, forse, il vero senso della vita può avere a che fare proprio con questa realtà e con certe cose dette da Francesco come pure da Gesù e, per come avevo affermato già in un precedente articolo (clicca qui, per rileggerlo), in questo blog mi piace fare, appunto, qualche riflessione proprio su questo “benedetto”…

SENSO DELLA VITA

In realtà, non penso di dirti cose particolarmente originali ed, oltretutto, non posseggo verità assolute (per come ho già scritto in un altro articolo che puoi rileggere, cliccando qui).

Certo, si può anche ammettere che Francesco abbia un po’ “scopiazzato” qualche cosina proprio da Gesù (anche perché quest’ultimo, tra l’altro, aveva avuto la sorte di nascere qualche secolo prima) come, tutto sommato, non si potrebbe neppure escludere che lo stesso Gesù abbia, a sua volta, copiato qualche cosina dal vecchio testamento, per parlare a chi lo seguiva.

Ma diciamoci la verità, non è stato mica Bill Gates il primo ad usare il Ctrl+C e Ctrl+V

Tuttavia, non è questo il punto. Quello che m’interessa, in realtà, è che questi spiriti illuminati avevano una marcia in più rispetto a tutti noi che navighiamo nel mare della nostra mediocrità.

Sono stati esseri elevati, come Gesù, Francesco, Buddha, Lao Tzu, Gandhi, Krishnamurti, Osho, Anthony de Mello ed altri come loro che, ognuno a suo modo (senza fare confronti del tutto inopportuni) ed ognuno con le proprie capacità ed i propri variabili limiti, hanno espresso tutti la stessa grande Verità. 

Tornando a San Francesco, fra le cose che più mi affascinano di quest’uomo, c’è una sua precisa esortazione: “predicate sempre il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole!”

Credo che questa frase sia semplicemente meravigliosa e che possa indurre ad ulteriori considerazioni proprio su ciò che dà senso alla vita. E qui casca l’asino, perché entro nel merito di certe mie opinioni.

(hai ragione, faccio delle premesse sempre troppo lunghe, è più forte di me)

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È egoismo “fregarsene” degli altri quando, in realtà, te ne “freghi” pure di te stesso?

É egoismo se ti scopri capace di amare qualcuno “fregandotene” anche che quel qualcuno se ne renda conto e senti, anche, che non t’importa neppure di provare soddisfazione per averlo amato?

Ha veramente senso amare aspettando di sentirsi dire grazie? Sono così importanti i regali o gli articoli sui giornali che attestino di aver fatto del bene a qualcuno? A cosa serve ostentarli?

Servono gli applausi per amare qualcuno? Servono i programmi televisivi “strappalacrime” per spettacolarizzare atti d’amore? Certo, servono a tante cose (soprattutto a fare soldi), tranne che all’amore.

Non intendo dire che non sia del tutto normale essere ripagati per l’amore donato. La gratitudine è una normalissima caratteristica umana. Ma l’amore, il vero amore non ha bisogno della gratitudine per esistere. Altrimenti, probabilmemte, è solo “baratto”, ammettiamolo!

Io non trovo scandaloso ammettere l’abitudine a questo scambio dato che, qualche volta, anch’io faccio quel tipo di “affari”, come se mi trovassi in un “mercatino” (sfido chiunque a non cadere in questo “tranello” della vita).

Ma l’amore (o per meglio dire, l’amorevolezza), il vero amore è una qualità del nostro agire che prescinde da chi esprime quella stessa qualità e da a chi è indirizzata e soprattutto prescinde da cosa si ottiene “in cambio”.

L’amore è un valore (e se vuoi sapere cosa intendo dire con ciò, clicca qui). Ecco perché certa gente non ha capito un c… dell’amore (magari riducendolo solo all’attrazione o al sesso che, bada bene, è stupendamente bello che esista), per il semplice motivo che non ha capito un c… dei valori (spacciando come tali solo vuote parole) ed, in definitiva, non ha capito un c… del senso della vita (ma c’è sempre tempo per capirlo). 

Certo io non sono meglio di tanti altri ma, almeno ogni tanto, mi chiedo dove è scritto che non possa esistere, realmente, l’amore disinteressato?

Dove è scritto che l’amore, per quanto vero, debba essere legato ad un “vantaggio” personale, dov’è scritto che non possa esistere senza che ci si aspetti nulla in cambio?

Forse è questo il punto. Forse non va cercato dove è scritto, così come è initile parlarne, è inutile se non, addirittura, controproducente anche solo pensarci, come sto facendo io, in questo stesso momento. È tutto tempo perso!

È, soprattutto, tempo perso pensare all’amore nel solito modo sdolcinato in cui siamo abituati a fare. È tempo perso non esprimere la sua energia in ogni cosa che facciamo.

È tempo perso non sentire l’amore come principale (se non unica) qualità dell’agire umano che dia…

senso alla vita.

Forse, è questo che intendeva Francesco quando, molto probabilmente, esortava a “predicare” con gesti d’amore, senza perdere tempo con troppe parole (da usare solo se proprio “necessario”).

Senza sprecare tempo come troppe volte, purtroppo, faccio anch’io.

In ogni caso è tempo più perso, soprattutto, se ci si aspetta che tanti si rendano veramente conto di certe cose.

E, allora, perché perdere tutto questo tempo?

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Tutto qui, per oggi, non ho altro da aggiungere. Chissà se per te è stato solo una perdita di tempo leggere questo articolo?

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A questo punto, torno a considerare gli Eagles che non sono, poi, così facili da imitare, ma può sempre far piacere ascoltare qualcuno che ci provi in modo abbastanza “gustoso”.

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A conclusione di questo articolo, ti ricordo di “passare voce” (se vorrai) ed informare altre persone dell’esistenza del blog “QUASIZEN” (puoi, ad esempio, utilizzare i “pulsanti” in cima ad ogni articolo per condividerlo anche nei social).

Se vorrai spiegare cosa vi si può trovare, potresti accennare a quanto ho scritto in un precedente articolo che potrai trovare cliccando qui. Ti ringrazio anche per questo.

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Se, inoltre, volessi contattarmi lo potrai fare scrivendo a quasizen.mail@gmail.com

Accetterò ogni commento, giudizio o suggerimento (e, se non riesci proprio ad evitarlo, anche qualche insulto). Oppure, potresti anche inviare un tuo articolo che vorresti pubblicare su “QUASIZEN”.

Ciao, alla prossima (tra qualche giorno).

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