Articolo di Renato Di Gesù (per informazioni sull’autore, clicca qui).
Certe volte mi faccio paura per come ci “azzecco” nelle cose.
Ma prima di spiegarti perché dico ciò, ti consiglio di ascoltare un po’ di buona musica come sottofondo, per continuare a leggere questo articolo.
Oggi ti propongo una delle meravigliose creazioni del grande maestro Ennio Morricone (che dirige l’orchestra nello stesso video che vedrai). Si tratta del celebre brano tratto dal film “C’era una volta il West” (se vuoi qualche informazione su questo capolavoro, clicca qui).
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Adesso riprendo a spiegarti perché “mi faccio paura”.
Alcuni anni fa, quando si stava incentivando la “informatizzazione” dell’attività nell’ospedale dove lavoravo allora, distribuii un documento ai miei colleghi, dove anticipavo e criticavo (in maniera apparentemente troppo “apocalittica”) come sarebbe andata a finire (se vuoi leggere quel documento, clicca qui).
In quell’occasione, ovviamente, nessuno prese sul serio le mie “previsioni”.
E oggi che facciamo (noi medici)? Piagnucoliamo di stare la maggior parte della giornata attaccati ai computer di reparto o di ambulatorio, non avendo neppure più il tempo di guardare in faccia i pazienti (forse esagero un po’, ma solo per dare un’idea).
Della serie: “te l’avevo detto!”
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Adesso, era già da un po’ di tempo che andavo dicendo che i medici (prima di tutti quelli di famiglia) verranno sostituiti da una “bella” app dello smartphone ed, indovina un po’ cosa scopro?…
Ad un convegno di cardiologia tenutosi recentemente a Torino, gli illustri “dottori” presenti hanno posto alcune domande, riguardanti la stessa cardiologia, ad un “algoritmo”, denominato Chat Gpt-4 (la tanto decantata “intelligenza artificiale”), che si è avvalso, per meglio “affascinare” la platea, di un avatar (per gli “amici” Susan, un tantino “freddina” in verità, nulla a che vedere con la magnifica Neytiri, guerriera del clan degli Omaticaya che, pur non essendo una “avatar”, se la faceva con un “avatar” nell’omonimo film e le cui sembianze le puoi apprezzare nell’immagine a titolo di questo stesso articolo) che ha risposto alle stesse domande come se fosse un relatore esperto nel settore (leggi la notizia, cliccando qui).
Ancora, della serie: “te l’avevo detto!”
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E già immagino certi lettori di queste notizie che si entusiasmano, tutti euforici per i grandi “progressi” della tecnologia, tutti come…
… PECORE!
Nessuno che si chieda come si trasformerà la nostra mente ed il nostro comportamento, interagendo con tutto ciò che non riusciremo più a distinguere dalla realtà (diventando il “virtuale” reale).
Come diventeremo, non riuscendo a distinguere questa “finzione” così come, tante volte, non riusciamo a distinguere dalla realtà neppure certe nostre idee illusorie?
Come diventeremo se ci accontenteremo (come, in realtà, già facciamo) di relazionarci con cose prive di qualsiasi “emozione” e che non potranno mai dare una risposta a quei bisogni più elevati che possediamo? (leggi un altro articolo, cliccando qui, per capire a cosa mi riferisco).
Potranno mai essere “artificiali” i sentimenti o la spiritualità, così come abbiamo l’ambizione di rendere artificiale l’intelligenza?
Come diventeremo quando avremmo definitivamente rinunciato a ciò che realmente può dare senso alla nostra esistenza? Cosa diventeremo, dimenticando ciò che ci distingue, molto probabilmente più dell’intelligenza, da qualsiasi altro essere vivente?
Certo, tanti potrebbero dire che esagero, che mi piace fare un po’ il “piagnone” come quelli che seguivano Savonarola (se vuoi qualche informazione su a che cosa mi riferisco, clicca qui), che scrivo queste cose solo perché mi preoccupo di perdere il lavoro, dato che faccio il medico.
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Ma sai qual’è la verità?
Io andrò in pensione prima di perdere il lavoro e poi ci godremo (purtroppo anch’io) una bella vecchiaia, curati dagli avatar (sarà così per tutti i poveracci che non potranno pagare un vero medico in carne e ossa che, tuttavia, resterà disponibile solo per i ricchi), arrivando ad avere quasi nostalgia di quando si curavano le persone (sempre i poveracci) in “telemedicina”, con un medico sottopagato, seduto su una sedia a 150 Km di distanza dal paziente, altra grande “meraviglia” della tecnologia (lo so, già pensi che sto proprio esagerando).
Complimenti, fate pure i vostri applausi a tutti questi grandi “progressi”.
BUON DIVERTIMENTO!
C’era una volta il West?
NO. C’erano una volta gli esseri umani.
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A conclusione di questo articolo, ti ricordo sempre che tutto ciò che leggi in questo blog non rappresenta, in alcun modo, alcuna Verità assoluta (per come ho già spiegato in un altro articolo che potrai rileggere, cliccando qui).
Ti ricordo, inoltre, di “passare voce” (se vorrai) ed informare altre persone dell’esistenza del blog “QUASIZEN” (puoi, ad esempio, utilizzare i “pulsanti” in cima ad ogni articolo per condividerlo anche nei social).
Se vorrai spiegare cosa vi si può trovare, potresti accennare a quanto ho scritto in un precedente articolo che potrai trovare cliccando qui. Ti ringrazio anche per questo.
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Se, inoltre, volessi contattarmi lo potrai fare scrivendo a quasizen.mail@gmail.com
Accetterò ogni commento, giudizio o suggerimento (e, se non riesci proprio ad evitarlo, anche qualche insulto). Oppure, potresti anche inviare un tuo articolo che vorresti pubblicare su “QUASIZEN”.
Ciao, alla prossima (non so quando).
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