Articolo di Renato (per informazioni sull’autore, clicca qui).
Il motivo per cui ho intitolato questo articolo con la parola “BACIO” è che, per la sua lettura, ti suggerisco di accompagnarlo con un sottofondo musicale per il quale ho scelto un brano il cui titolo è, appunto, “KISS”, la famosa canzone realizzata nel 1986 da Prince con la sua band The Revolution ed inserita nell’album “Parade”. Nel 1988 gli Art of Noise realizzarono una cover dello stesso brano con Tom Jones alla voce (per qualche informazione su questo artista, clicca qui). Questo brano si è rivelato il più grande successo complessivo di Art of Noise, così come la canzone che ha rivitalizzato la carriera dello stesso Tom Jones.
Adesso ti propongo di ascoltare proprio la cover di questa fantastica canzone, cantata da Tom Jones.
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Con questo brano in sottofondo (se ti piace), puoi iniziare a leggere ciò di cui ho voluto occuparmi in questo articolo, ovvero di come percepiamo noi stessi (o almeno come, forse, accade per tanti di noi). Ti dirò come, probabilmente, possiamo rispondere quando ci poniamo una domanda (che, tuttavia, non tutti sentono il bisogno di fare):
CHI SONO?
Probabilmente, la verità è che scopriamo noi stessi quando smettiamo di credere di essere noi stessi.
Tuttavia la nostra mente non può che mentire. È quello che sa fare meglio e non ammetterà mai che si è già COMPLETI in qualcosa di “disidentificato” dal nostro “io”, non ammetterà mai che tutto ciò che, generalmente, crediamo di essere, per lo più equivalente alla nostra mente, al nostro corpo ed ai nostri ruoli, pur essendo tutto ciò reale, non è la verità, non è il nostro vero Essere. Cercherà, di continuo, di demolire questa Verità. Lo farà sempre.
Ma noi siamo liberi di ascoltarla o meno.
Forse potrai scoprire la tua vera natura quando comincerai a cercare dove sei realmente, quando provi ad accorgerti da dove stai percependo tutto, da dove stai guardando.
Scopri chi sei quando smetti di volerci pensare, quando smetti di desiderare di capirlo razionalmente e cominci, finalmente, a sperimentarlo come pura esperienza, dimorando nel luogo da dove stai osservando tutto, da dove stai guardando anche chi sei.
Conoscerai chi sei scoprendo il vuoto silenzio, lo spazio infinito del tuo Puro Essere che è un tutt’uno con l’universo, con il Tutto Divino.
Tutto ciò non può essere compreso razionalmente, non può essere accettato dalla tua mente. Il tuo ego ti dirà che è folle accorgersi di tutto ciò.
Bene, lascia pure che la tua mente continui a dire quel che vuole, non riuscirai mai a zittirla. Ed, in realtà, non avrai alcun bisogno di zittirla.
Forse, un backstage (dietro le quinte) teatrale può essere una giusta metafora di cosa intendo per Puro Essere, ovvero ciò che rappresenta la nostra vera natura.
È come se ci trovassimo a guardare lo “spettacolo della vita”, non come lo fanno gli altri spettatori, non seduti in poltrona per applaudire o fischiare verso gli attori, ma osservando tutto, anche noi stessi sul palco, lasciando la nostra mente ed il nostro corpo a “recitare” la sua parte. E noi, dietro lo spettacolo, dietro il nostro ego, la nostra mente, dietro i nostri pensieri e le nostre emozioni, dietro il nostro corpo, il nostro aspetto, dietro ciò che crediamo di essere e ciò che, forse, altri (gli altri attori e gli spettatori) credono di noi stessi, i nostri ruoli, noi restiamo ad osservare, dietro tutto ciò che si sta recitando secondo il suo reale e giusto copione.
E mentre tutto ciò semplicemente accade, il nostro Puro Essere sta in quiete ad osservare, senza neppure preoccuparsi di applaudire o fischiare per tutto ciò a cui assiste.
Abbiamo lasciato tutta la nostra “concreta” identità sul palco, non ci siamo portati nulla di noi dove ci troviamo ad osservare tutto.
Non serve negare ciò che sta accadendo sul palco, è la realtà dove “noi” (tutto ciò che crediamo di essere), legittimamente e concretamente, possiamo continuare a recitare la nostra parte. Ma adesso, contemporaneamente, ci rendiamo conto che tutto ciò che accade lo stiamo osservando da dietro lo stesso palco. È tutto reale anche se non è la verità della nostra esistenza.
È un essere nello spettacolo, ma non appartenere allo stesso spettacolo, non identificarsi a quella illusione, è essere nella vita non appartenendo alla stessa vita.
Chi osserva da dietro le quinte è l’Eterno Essere, è la Pura Esistenza, la nostra Vera Natura.
Tutto ciò può sembrare folle, ma non lo è, se solo riesci a restare in quel backstage, come Puro Essere, anche per pochi attimi, pur senza mai negare la tua contemporanea presenza sul palco, ma solo in quanto mente e corpo, solo come ego.
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Tutto quello che stai leggendo è, forse, il nucleo centrale di tutto ciò che troverai in questo blog. Ma in fin dei conti, anche in questo articolo, cosa valgono tutte queste parole?
NULLA, sono solo pensieri, chiacchiere che fanno solo parte dello “spettacolo” al quale ora sai di assistere.
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Per concludere questo articolo, mi sembra doveroso proporti un altro video musicale, nel quale il precedente brano “KISS” è eseguito dal suo originale autore, Prince (se vuoi qualche informazione su questo iconico artista, clicca qui).
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Ringraziandoti per l’attenzione che hai dedicato alla lettura di questo articolo, ti chiedo, come al solito, di “passare voce” (se vorrai) ed informare altre persone dell’esistenza del blog “QUASIZEN” (puoi, ad esempio, utilizzare i “pulsanti” in cima ad ogni articolo per condividerlo anche nei social).
Se vorrai spiegare cosa vi si può trovare, potresti accennare a quanto ho scritto in un precedente articolo che potrai trovare cliccando qui. Ti ringrazio anche per questo.
In ogni caso, sarà sempre bene considerare che tutto ciò che si legge in questo blog non rappresenta, in alcun modo, alcuna Verità assoluta (per come ho già spiegato in un altro articolo che potrai rileggere, cliccando qui).
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Se, inoltre, volessi contattarmi lo potrai fare scrivendo a quasizen.mail@gmail.com
Accetterò ogni commento, giudizio o suggerimento (e, se non riesci proprio ad evitarlo, anche qualche insulto). Potresti anche inviare ogni tua riflessione che vorresti pubblicare su “QUASIZEN” (potrai chiedermi di farlo).
Ciao, alla prossima (non so quando).
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