Ciao, benvenuto/a in questo (“magnifico”) sito creato da me, Renato Di Gesù.
Nel primo articolo (clicca qui per rileggerlo) mi sono presentato e ti ho anticipato che successivamente ti avrei spiegato un po’ di cosa voglio occuparmi in questo stesso sito.
Ma prima di far ciò, ti voglio informare di una caratteristica della maggior parte degli articoli che leggerai, d’ora in avanti. Come hai potuto scoprire nella mia presentazione introduttiva, fra le cose che più mi piacciono c’è la musica. Nel caso in cui, talvolta, potresti anche trovare piuttosto noioso perdere il tuo tempo a leggere certe mie “farneticazioni” presenti nei vari articoli, ho pensato di introdurre ognuno di essi con una proposta musicale per cercare di rendere la lettura un po’ più gradevole.
Troverai, spesso, un video (generalmente tratto da YouTube) che potrai usare anche come sottofondo musicale durante la lettura dello stesso articolo.
Se hai guardato la mia (“bellissima”) faccia nella foto della presentazione del sito, avrai notato la mia abbondante stempiatura ed il grigiore dei capelli rimasti che fanno ben riconoscere la mia condizione di over 50enne. Pertanto, le mie proposte musicali (legate ai miei gusti personali) saranno maggiormente congeniali per un ascolto da parte di chi è, più o meno, della mia stessa generazione. Tuttavia, in realtà, mi auguro che anche persone più giovani possano trovare interessante l’ascolto di un certo tipo di musica che spazia tra quella degli anni 60-70 del XX secolo a quella dei primi anni del XXI.
Il primo video musicale che ti propongo è quello di una cantante che adoro: Beyoncé (clicca qui, per qualche informazione su di lei).
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Il brano che ti suggerisco di ascoltare è “Crazy In Love ft. JAY Z”
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Ora passiamo al tema di questo articolo, ovvero una prima descrizione (anche se parziale) di cos’altro potrai trovare in questo sito.
QUASIZEN è, sostanzialmente, una raccolta di diversi nuclei del mio pensiero.
Ma cosa intendo dire quando parlo di nuclei di pensiero?
Forse, un modello dei meccanismi di pensiero potrebbe essere rappresentato attraverso qualcosa di simile a ciò che accade nell’universo, nel quale i diversi corpi celesti vagano, possedendo ognuno un proprio campo gravitazionale che interagisce con quello di altri corpi celesti più o meno vicini. Se un determinato corpo celeste si avvicina troppo ad un altro, i due corpi si attraggono ed uno (il più piccolo) “cade” sull’altro. In realtà dire che, ad esempio, un asteroide possa cadere sulla terra è solo una convenzione lessicale, in quanto si potrebbe anche dire che la terra cade sull’asteroide perché, in definitiva, la verità è che entrambi si scontrano, modificandosi reciprocamente. Ma, dato che la storia è sempre scritta dai vincitori, se un corpo celeste piccolo si scontra con uno più grosso, quest’ultimo, anche se variabilmente danneggiato, sembra “sopravvivere” al piccolo e, pertanto, scrive la propria storia per la quale il piccolo asteroide è caduto sul pianeta terra. In realtà anche l’asteroide continua ad esistere, trasformandosi ed avendo trasformato, in una certa misura, lo stesso pianeta terra.
Fatta questa “elucubrazione” pseudo-astronomica, torniamo a parlare dei “nuclei di pensiero”.
Possiamo immaginare che il pensiero possa organizzarsi formando dei nuclei, ognuno dei quali è dotato di un suo campo “gravitazionale”. Se un pensiero elementare iniziale, dotato di un suo “magnetismo” si viene a trovare, per un qualsiasi motivo, in prossimità di un altro pensiero elementare, questi due nuclei elementari di pensiero si possono attrarre, come pure si possono respingere, in relazione alle caratteristiche dei loro rispettivi “campi gravitazionali”. In parole povere, diversi pensieri si potranno associare per una certa affinità oppure si potranno dissociare per una qualche opposizione.
Quando capita che due nuclei, attirandosi l’un l’altro, si “fondono” insieme si formerà un nuovo nucleo di pensiero più complesso, più “grosso” e per questo dotato di un campo gravitazionale più potente degli iniziali nuclei di pensiero più elementari. Dal continuo vagare, nella nostra mente, dei diversi nuclei di pensiero e dal continuo “incontro-scontro” tra essi si formeranno nuclei di pensiero sempre più complessi, grossi e potenti che eserciteranno una forte influenza sugli altri nuclei più piccoli e “giovani” che possono emergere in tempi successivi, di volta in volta attraendoli o respingendoli, a seconda della rispettiva natura “magnetica”. Tutto ciò, forse, potrebbe avvenire nella nostra mente e noi siamo, solo in modesta misura, capaci di “governare” queste dinamiche che portano all’elaborazione dei nostri stessi pensieri. Bisognerà, inoltre, considerare il fatto che un meccanismo simile, tendenzialmente più “grossolano” e governato da “forze magnetiche” anche più potenti ed incontrollabili avviene, in parallelo, coinvolgendo le emozioni. Credo che questo modello interpretativo del pensiero possa spiegare abbastanza bene come si sono formate nella mia mente, nel tempo, tutte le idee che leggerai in questo sito.
Sono idee che hanno avuto origine da nuclei di pensiero più elementari e primordiali e che, per concatenazione reciproca, si sono organizzate in strutture più o meno complesse.
Ciò che mi affascina è che dai nuclei di pensiero che finora si sono strutturati nella mia mente, si formeranno, nei prossimi anni altri nuovi nuclei che potrebbero, addirittura, contraddire ciò che ho pensato finora e che dovrò ancora scoprire. Ma la cosa ancora più affascinante è che, se alcuni dei miei nuclei di pensiero riusciranno ad entrare nelle “orbite” dei tuoi nuclei, si formeranno, per inevitabili ed incontrollabili meccanismi “gravitazionali”, dei nuovi nuclei di pensiero che potrebbero essere tra i più importanti che mai si siano strutturati nella storia dell’uomo e tu ne avrai il fortunato possesso. Questo si ripeterà all’infinito, tra i diversi nuclei di pensiero posseduti da tutti gli esseri intelligenti presenti nel cosmo e ciò condurrà alla perfetta realizzazione di un unico nucleo di pensiero universale, sempre più grande. Ciò potrà essere meraviglioso e sconvolgente allo stesso tempo, in quanto non è detto che la complessità di un tale nucleo di pensiero possa essere gestito adeguatamente dalla mente di ogni singolo essere intelligente.
Termino questo articolo nel quale ti ho solo introdotto la natura di ciò che leggerai prossimamente…
sempre se avrai voglia di farlo.
Ciao, alla prossima (non so quando).
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