SENSEI

Articolo di Renato Di Gesù (per informazioni sull’autore, clicca qui). 

Nella cultura giapponese esiste un termine meraviglioso con il quale si identifica un Maestro: Sensei (先生 lett. “persona nata prima”) è un termine onorifico che oltre per indicare gli insegnanti scolastici, viene adoperato anche all’interno delle scuole buddiste, delle arti e tecniche tradizionali e delle arti marziali. In tutti questi casi il “Maestro” non viene concepito come semplice dispensatore di nozioni, ma anche come un individuo dotato di autorità ed esperienza, ovvero un “Maestro di Vita” (informazioni tratte da Wikipedia, per ulteriori dettagli clicca qui).

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Quando hai la possibilità di avere un dialogo con un Sensei, hai come la sensazione di parlare con qualcuno che ti trasmette qualcosa anche con i propri silenzi. Un Sensei non ha bisogno di parlare troppo, con 2-3 parole, al massimo, può dirti tutto. 

Io ho avuto la fortuna di “conoscerne” uno. Ho messo le virgolette alla parola conoscere perché, in realtà, “conosco” questa persona solo tramite qualche messaggio WhatsApp che ci scambiamo sporadicamente. 

Alcuni anni fa mi è capitato di contattarlo, appunto solo tramite WhatsApp, essendo lui un illustre Maestro di Aikido (arte marziale che io ho tentato di praticare per pochissimo tempo). 

Si chiama Angelo Armano

Non sono neppure sicuro di quale opinione possa avere su di me, in quanto “emerito sconosciuto” che lo scoccia di tanto in tanto. 

Comunque, recentemente mi è capitato di sottoporre alla sua attenzione alcune mie riflessioni e lui, da grande Sensei qual è, mi ha risposto con un semplice: “Abbi fiducia in te”

Ora, essendo Angelo una persona notevolmente colta (lo percepisco da come scrive), conoscitore anche della cultura nipponica e grande appassionato del pensiero di Carl Gustav Jung, riesce a suscitare in me una sorta di reverenziale soggezione nei suoi confronti che ha toccato un picco elevatissimo proprio con quella sua ultima frase che mi ha rivolto: “avere fiducia in me stesso”.

Cosa voleva dirmi, in realtà?

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Da magnifico Sensei qual è, mi ha scritto quella stessa frase che si presta a diverse interpretazioni (in ciò, Angelo è stato abilmente “nipponico”). 

Voleva “rimproverarmi” per la mia mancanza di fiducia in me stesso che io tento, miseramente, di nascondere con mille futili elucubrazioni oppure voleva incoraggiarmi nel riconoscere il valore di ciò che penso e ciò che sono?

Può avermi criticato o elogiato o entrambe le cose insieme. 

Innegabilmente preferirei l’incoraggiamento (il mio “narcisismo” se ne gioverebbe), ma in realtà temo di dover provare vergogna per la critica. 

Grande Angelo! Mi ha dato una risposta lasciando a me l’onere di deciderne il significato. 

Un grande Sensei o un un gran “furbacchione” (dopo tutto, che io sappia, Angelo è anche un illustre Avvocato di professione).

Comunque lo ringrazio, anche nel caso in cui mi abbia “criticato”, perché con la sua critica mi ha “smascherato” e, solo così, posso sperare di riuscire a maturare una maggiore fiducia in quel che penso ed in quel che sono. 

A meno che lui non mi scriva, nuovamente, per togliermi ogni dubbio riguardo i miei irreparabili limiti (ho il terrore che lo faccia).

Sarebbe il “colpo di grazia”.

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Sicuramente avrai notato l’assenza della mia solita proposta musicale come sottofondo all’articolo di oggi.

É vero, non ho avuto voglia di farlo all’inizio, ma ora recupero suggerendoti di ascoltare un brano cantato dalla magnifica Annie Lennox (della quale puoi avere qualche informazione cliccando qui), dal titolo “I put a spell on you” che è stato uno dei brani presenti nel film “50 sfumature di grigio” (del quale vedrai qualche scena nello stesso video che ti propongo).

Buon ascolto.

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Come al solito concludo ricordandoti che potresti (perché no?) “passare voce” ed informare altre persone dell’esistenza del blog “QUASIZEN” (puoi, ad esempio, utilizzare i “pulsanti” in cima ad ogni articolo per condividerlo anche nei social).

Se vorrai spiegare cosa vi si può trovare, potresti accennare a quanto ho scritto in un precedente articolo che potrai trovare cliccando qui. Ti ringrazio anche per questo.

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Se, inoltre, volessi contattarmi lo potrai fare scrivendo a quasizen.mail@gmail.com

Accetterò ogni commento, giudizio o suggerimento (e, se non riesci proprio ad evitarlo, anche qualche insulto). Oppure, potresti anche inviare un tuo articolo che vorresti pubblicare su “QUASIZEN”.

Ciao, alla prossima (non so quando).

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P.S. il “nonnino” della foto all’inizio dell’articolo è Morihei Ueshiba, padre fondatore della magnifica arte marziale dell’AIKIDO (per qualche informazione su questo Ōsensei, ovvero Gran Maestro, clicca qui)

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