SARÒ BREVE

Autore del post: Renato.

Di solito non scrivo post particolarmente brevi. Per leggerli ci vogliono quei 5 -10 minuti, almeno, che vanno ben oltre la capacità di sopportazione di alcuni lettori.

Questa volta voglio fare uno “strappo” alla regola.

SARÒ BREVE

Ma prima di continuare, come al solito, ti consiglio di ascoltare un sottofondo musicale durante la stessa lettura di questo post.

La proposta musicale che ti presento è un brano dei Måneskin (per conoscerli meglio, clicca qui), intitolato La Fine.

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Se hai già avuto voglia di leggere, nei miei precedenti post, la nota introduttiva dove mi presento (se vuoi dare un’occhiata, clicca qui), saprai già che mi interesso anche di Meditazione (mi sono ritrovato, pure, ad acquisire una certificazione di “Istruttore di Mindfulness”).

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Ho sempre ritenuto estremamente difficile “spiegare” cos’è, veramente, la Meditazione, considerando il fatto che per tanti è qualcosa che serve a “rilassarsi” e dovrebbe, anche, consentirci di “svuotare la mente” dai nostri pensieri che non ci lasciano in pace per tutto il tempo. In alcuni casi (nelle migliori delle ipotesi), c’è chi la considera come un esercizio nel quale si rivolge tutta la propria attenzione al respiro.

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TUTTE MINCHIATE!

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È estremamente difficile (almeno per me) spiegare come la meditazione non serva proprio per tutte le cose dette prima, anzi, ti dirò di più…

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LA MEDITAZIONE NON SERVE A NIENTE!

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È molto difficile spiegare, concettualmente, cos’è la meditazione, così come è sostanzialmente impossibile spiegare, con delle parole, com’è il profumo di una rosa che, infatti, può essere “compreso” solo annusandolo.

È molto difficile spiegare che la meditazione non è qualcosa da “fare”, bensì un “processo” (per come ho già detto in un precedente post che puoi trovare, cliccando qui), un’esperienza dell’Essere.

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Pertanto, come ho detto all’inizio di questo post, la farò breve.

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La Meditazione non è ascoltare il proprio respiro, bensì ascoltare il silenzio tra un respiro e l’altro, ascoltare il silenzio nel quale è contenuto il proprio respiro.

In pratica, è un po’ come potremmo ascoltare della musica in modo diverso dal solito.

Infatti, generalmente, ascoltiamo le note tra le pause

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E se provassimo ad ascoltare le pause tra le note?

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Tutto qui, non ho voglia di aggiungere altro.

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Se quello che hai trovato in questo post ti potrà essere utile, spero che ciò possa indurti a tornare a leggere i prossimi articoli del blog ‘‘QUASIZEN” che troverai digitando il suo indirizzo: http://www.quasizen.it/

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In ogni caso, voglio sempre ricordarti che tutte le cose che hai appena letto sono per lo più delle mie idee o, comunque, basate anche su preferenze, esperienze ed intuizioni personali.

Ti invito, quindi, a considerare sempre che tutto ciò che si legge in questo blog non rappresenta, in alcun modo, alcuna Verità valida per tutti (per come ho già spiegato in un altro articolo che potrai rileggere, cliccando qui).

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Se tu volessi contattarmi lo potrai fare scrivendo a quasizen.mail@gmail.com

Accetterò ogni commento, giudizio o suggerimento (e, se non riesci proprio ad evitarlo, anche qualche insulto). Potresti anche inviare ogni tua riflessione che vorresti pubblicare su “QUASIZEN” (potrai chiedermi di farlo).

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Ciao, alla prossima (non so quando).

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