Articolo di Renato Di Gesù (per informazioni sull’autore, clicca qui).
Anche oggi, prima di introdurre il tema di questo articolo, ti invito subito (come di consueto in questo blog) ad ascoltare un po’ di musica come sottofondo, durante la lettura.
Ti propongo un brano degli Enigma (clicca qui, per informazioni su questo gruppo musicale), intitolato “Mea Culpa” ed interpretato da una interessante “danzatrice”: Stefaniya Andrianova.
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Dopo questo “gustoso” video, passiamo al tema di oggi:
Esiste il bene senza il male?
Esiste la tristezza senza la gioia?
Esiste la luce senza il buio?
Esiste la vita senza la morte?
Esiste la pace senza la guerra?
Esiste la quiete senza la tempesta?
Possiamo desiderare l’uno senza fuggire dall’altro?
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La strada è sempre unica ed il problema non è la direzione che prendiamo, la facciamo diventare un “problema” se ce ne vergogniamo (o, per meglio dire, se me ne vergogno).
Ma esiste anche la vergogna senza il vanto?
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Lao Tzu, disse: “La vita e la morte sono un filo, la stessa linea vista da lati diversi”.
In pratica, cosa inizia che, contemporaneamente, non stia per finire?
Quando andavo al liceo, un giorno era il compleanno del mio Prof di religione (il vecchio Padre Celestino, frate agostiniano) e, nel momento in cui eravamo tutti lì a fargli gli auguri, lui ci rispose: “che c’è da festeggiare? Sto compiendo un anno in meno di vita!”
Yin e Yang
il Tao è fantastico!
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Come al solito concludo ricordandoti che potresti (perché no?) “passare voce” ed informare altre persone dell’esistenza del blog “QUASIZEN” (puoi, ad esempio, utilizzare i “pulsanti” in cima ad ogni articolo per condividerlo anche nei social).
Se vorrai spiegare cosa vi si può trovare, potresti accennare a quanto ho scritto in un precedente articolo che potrai trovare cliccando qui. Ti ringrazio anche per questo.
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Se, inoltre, volessi contattarmi lo potrai fare scrivendo a quasizen.mail@gmail.com
Accetterò ogni commento, giudizio o suggerimento (e, se non riesci proprio ad evitarlo, anche qualche insulto). Oppure, potresti anche inviare un tuo articolo che vorresti pubblicare su “QUASIZEN”.
Ciao, alla prossima (non so quando).
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